Mikrotik ha presentato il suo nuovo Cloud Core Router CCR2116-12G-4S+ che consente di dire basta alle limitazioni di sistema dovute alla CPU. Come il modello precedente—lo straordinario CCR2004—questo router dispone della potente CPU Amazon Annapurna Labs Alpine.

Con 16 core a 2 GHz, questo CCR garantisce prestazioni superlative, consente infatti di eseguire un elevato numero di operazioni con elaborazione a livello di ciascuna connessione, che è l’aspetto più importante in questo contesto. CCR2116-12G-4S+ ha le migliori prestazioni single-core dei prodotti della famiglia MikroTik e supporta inoltre il Layer 3 Hardware Offloading.

L’unità dispone di quattro porte SFP+ 10G, ciascuna di queste porte possiede una linea full-duplex separata collegata allo switch chip della famiglia Marvell Aldrin. Sono anche presenti una serie di porte Ethernet Gigabit, di cui 12 operanti tramite il chip Marvel. Ciascun gruppo di 4 porte dispone di una connessione full-duplex separata allo switch chip. Ciò consente di evitare i colli di bottiglia ed ottenere un throughput paragonabile a quello di uno switch nella maggior parte delle configurazioni.

L’unità dispone infine di uno slot M.2 PCIe in grado di supportare SSD con capacità sino a 8 terabyte. Infine, come per qualsiasi altro dispositivo di livello ISP, è stata inclusa una doppia alimentazione ridondante.

Anche quest'anno la procedura del G.C.I. (Global Connectivity Index) riporta l'elenco dei paesi che hanno effettuato investimenti in ICT. L'italia scivola al 26° posto , fanno meglio di noi Portogallo, Spagna.

Anche questa volta il nostro Paese , risulta essere tra i peggiori investitori sulle tematiche ICT. Speriamo nella creazione del nuovo governo e nelle somme che arriveranno dall'Europa.

Fonte: https://www.huawei.com/minisite/gci/en/index.html

Mikrotik ccr2004

E' arrivato da poco sul mercato e rappresenta uno dei prodotti di punta Carrier Grade, della casa produttrice Mikrotik.

Il dispositivo, si presenta con una Cpu ARM 64bit (AL32400) tra le più potenti in uso in ambito routing Mikrotik con un clock da 1.7 Ghz, anche se dotato di soli 4 core a differenza dei più potenti sistemi con Cpu Tilera (Ccr1036 -Ccr1072).

Ovviamente dotato anche di alimentazione ridondata, si adatta bene alle architetture più complesse come quelle di di una Telco o I.S.P..

L'altra novità del prodotto è rappresentata dalle porte a bordo del dispositivo, sono ben 12 SFP+ fino a 10 Gb e ben 2 porte da 25 Gb SFP28.

La casa madre dichiara dei valori di performance molto interessanti, sopratutto in ambito di routing Bgp. Per ulteriori curiosità o dettagli tecnici, fare riferimento al sito del produttore.

https://mikrotik.com/product/ccr2004_1g_12s_2xs#fndtn-specifications

 

FIBERCop

FiberCop offrirà servizi d’accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato. L’obiettivo è quello di portare completare i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie del Paese e accelerare l’adozione dei servizi Ultrabroadband (UBB).

FiberCop intende, “con senso di responsabilità e di urgenza alla luce del momento contingente”, accelerare il “processo di digitalizzazione in Italia”, spiega l’azienda in una nota.

Tim e governo puntano a una una società unitaria per la Rete unica, AccessCo, in cui far confluire anche gli asset di Open Fiber.

“Telecom Italia è pronta a partire con la Rete Unica, non appena lo decideranno gli azionisti di Open Fiber” ha detto in occasione della presentazione della trimestrale Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Telecom Italia.

Si muove anche l’esecutivo. Il governo ieri ha dato il via libera con prescrizioni all’ingresso del fondo americano Kkr in FiberCop al fianco di Tim e Fastweb, come previsto dalle regole sul golden power. In particolare si chiede ai soci di impegnarsi con “correttezza e buona fede” a far sì che il cda e l’assemblea dei soci FiberCop approvino l’adesione a progetti di interesse pubblico nel settore delle Tlc e “in particolare un’eventuale fusione della società con altri operatori del settore, nell’ipotesi che detti progetti non alterino o migliorino la creazione di valore del progetto originario”.

Ma a che punto è la rete unica?. Il 31 agosto i consigli d’amministrazione di Tim e Cdp (che detiene il 50% di Open Fiber, l’altro 50% è di Enel) hanno approvato un memorandum of understanding per la creazione di AccessCo, la società per la rete unica nazionale, in cui confluirà la società FiberCop.

leggi articolo completo su https://www.startmag.it/innovazione/cosa-fara-fibercop-e-come-battibeccano-gubitosi-di-tim-e-starace-di-enel/

 

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